NON SOLO TUMORI
DANNI AL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
IPERTENSIONE, ICTUS, CARDIOPATIE, INSUFFICIENZA CARDIACA,
ANEURISMA AORTICO E ALTRE PATOLOGIE
Tutti conosciamo l'associazione tra fumo e tumore polmonare,
ma anche altri tumori sono associati in diversa misura al fumo di tabacco, come
i tumori del cavo orale e della gola, dell'esofago, del pancreas, del colon,
della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune
leucemie.
La nicotina, oltre a indurre dipendenza, ha degli effetti
nefasti anche sul sistema cardiocircolatorio, perché provoca danni a livello
dei vasi sanguigni, causa di ipertensione arteriosa, ictus, cardiopatia
ischemica, insufficienza cardiaca e aneurisma aortico.
Sostanze
Nocive nel Fumo
Il fumo che origina dalla combustione incompleta del tabacco
e della carta che lo avvolge è costituito da almeno 7.000 sostanze. Tra queste:
sostanze irritanti; catrame; monossido di carbonio; nicotina.
I filtri riducono la quantità di queste sostanze
che arriva nelle vie respiratorie,
ma NON le eliminano.
► Tra le
sostanze irritanti presenti nel fumo, si ricordano: acido cianidrico,
acroleina, formaldeide e ammoniaca. Causano danni immediati alla mucosa delle
vie respiratorie. Inoltre, l'azione irritante provoca tosse, eccesso di muco,
bronchite cronica, enfisema.
► Il
catrame, facente parte della componente corpuscolata del fumo, comprende
diverse sostanze, tra cui le più note sono benzopirene e idrocarburi aromatici;
è dimostrato che queste sostanze sono cancerogene.
► Il
catrame, inoltre, irrita le vie respiratorie, ingiallisce i denti, contribuisce
all'alito cattivo e alla sensazione di amaro in bocca.
Danni
del Fumo
Il monossido di carbonio si lega all'emoglobina, riducendo
la sua capacità di trasportare l'ossigeno. Questo comporta un minore nutrimento
per i tessuti.
La nicotina è un alcaloide naturale, presente nel tabacco in
una percentuale che va dal 2 all'8%. La nicotina contenuta in una sigaretta non
è molto tossica ma dà dipendenza!
Quando arriva ai polmoni, la nicotina passa nel sangue e arriva al cervello in pochi secondi. La nicotina stimola la liberazione di dopamina nel SNC e di adrenalina nel surrene. L'effetto è eccitatorio sia a livello della mente che del corpo. Poco dopo, però, subentra un effetto deprimente che spinge a fumare ancora per provare di nuovo gli effetti positivi.
Con ciò si spiega la dipendenza, il cui grado si misura valutando
questi parametri:
► difficoltà di smetterne l'uso;
► frequenza delle recidive;
► percentuale di soggetti dipendenti;
► "valore" attribuito al fumo, malgrado l'evidenza
dei danni.
Oltre alla dipendenza farmacologica da nicotina, nel
fumatore si crea anche una dipendenza psicologica. Quando si smette di fumare
si manifesta una vera e propria sindrome da astinenza, caratterizzata da:
► irritabilità, collera, ansia;
► voglia irrefrenabile di fumare;
► difficoltà di concentrazione;
► insonnia.
La nicotina è considerata una droga a tutti gli effetti.
Dall'inizio degli anni '90 il contenuto di nicotina delle sigarette è
regolamentato e non può superare un certo numero di mg.